Dormo
come fossi morto.
Il mio corpo
sprofonda piano
in questo letto
troppo vuoto e freddo.
La sagoma di un accappatoio
vuoto, senza forma.
Un profumo nell’aria aleggia
senza senso.
Scorrono minuti, ore, giorni.
Interminabile silenzio.
Echi di risate lontane.
Dormo.
(di Igor Comunale)