A. Sapkowski – Il Guardiano degli Innocenti

Recensione NO SPOILER

Ancora alle prese con questo interessante autore, ho letto la seconda raccolta di racconti pubblicata, che in Italia è stata posta come prima.
Cronologicamente si pone antecedente alla Spada della Verità, dove troviamo gli incontri con alcuni personaggi ricorrenti della saga.
Nel complesso il libro nella traduzione Italiana si rivela molto scorrevole e ben scritto.
L’abilità narrativa di Sapkowski è come al solito molto elevata, con il suo sole evocativo e semplice. Non si concede molti virtuosismi o orpelli verbali, ma con poche semplici immagini a volte è in grado di evocare un mondo.
I racconti sono vagamente legati tra di loro da un filo conduttore di intermezzi, ma ognuno è indipendente e assolutamente godibile di per sé. Le storie raccontate rileggono con grande successo le favole tradizionali e le inseriscono nel mondo in cui si muove Gerald, il protagonista.
Alcune di queste storie mi hanno colpito in modo più forte, come ad esempio dove avviene il primo incontro con Yen.
Una lettura assolutamente piacevole e che non annoia mai, si viene trascinati nelle vicende di Gerald e si vivono emozioni intense nei crescendo ricchi di pathos.
Un libro assolutamente consigliato, ma personalmente consiglio di leggerlo dopo la Spada della Verità, nonostante sia un prequel del precedente volume.
Si nota l’evoluzione dello stile e del resto la pubblicazione cronologica in lingua originale era stata concepita in questo modo.

Voto: 9/10

A. Sapkowski – La Spada del Destino

Recensione NO SPOILER

La fortunata serie di videogiochi di ‘The Witcher’ prende spunto dai racconti e dai romanzi di Sapkowski, autore che ho imparato ad apprezzare.
La saga fantasy che narra le vicende di Gerard di Rivia comincia con questo volume che è stato il primo ad essere pubblicato dall’autore, ma che cronologicamente si porrebbe come secondo seguendo il procedere della storia.
Ho deciso di leggere per primo questo libro, sebbene in italiano sia uscito come secondo, per rispettare lo sviluppo originale della storia voluto dall’autore in patria.
Questo libro è una raccolta di racconti che gira attorno alle vicende di Gerard, uno Strigo, ovvero un essere umano modificato con la magia per combattere i mostri.
Senza anticipare nulla della trama dei racconti, posso iniziare col dire che sono collegati non direttamente, ma che i collegamenti sono presenti in termini di personaggi ricorrenti e di un certo senso di sviluppo della storia de personaggio.
La cosa che ritengo più interessante di questi racconti è il fatto che i temi trattati tendono ad essere piuttosto adulti, maturi. Un fantasy che si distacca da quella letteratura più di intrattenimento e che non si pone grossi dubbi morali.
Ho trovato tutti i personaggi molto ben delineati, soprattutto relativamente alla natura dei sentimenti complessi che manifestano.
Probabilmente il filo conduttore che lega tutti i racconti di questa raccolta è il destino: esso è ineluttabile o meno? Quanto di ciò che avviene nella nostra vita è un caso e quanto è voluto da una mano invisibile?
La lettura mi è piaciuta davvero molto e adesso non vedo l’ora di leggere gli altri capitoli della saga.
Mi dispiace non poterlo leggere in lingua originale… ma non so proprio il polacco!

VOTO: 9/10

R.A. Salvatore – Neverwinter

Recensione NO SPOILER

Continua la lettura della saga di Neverwinter.
Siamo al secondo volume e, purtroppo, devo ammettere che per me ha rappresentato una delusione dopo un primo libro davvero molto convincente e ricco di pathos.
La trama procede faticosamente: si incontrano numerosi punti morti e interi capitoli di combattimenti abbastanza insensati e sin troppo dettagliati. Pare che siano presenti più che altro per raggiungere la conta delle pagine richieste dalla casa editrice e non per dare uno sviluppo alla trama.
Il rapporto tra Drizzt e Dahlia è poco approfindito quando sarebbe stato possibile dargli più spessore facilmente dedicando meno spazio agli scontri.
La vicenda più interessante appare quella di Barrabus the Gray, ma decisamente non basta per risollevare un libro a tratti sin troppo noioso e ripetitivo.
Sostanzialmente la narrazione si risolleva nelle ultime cento pagine, ma non a sufficenza. Troppe aree grigie, troppe scene che appaiono come riempitivi.
Il romanzo in sostanza appare come una sorta di intermezzo che, molto probabilmente, pone le basi per alcuni eventi futuri, ma che in sostanza non riesce ad appassionare o ad interessare abbastanza da volerne conoscere ad ogni costo l’epilogo.
Il finale inconcludente e deludente lascia un senso di incompiuto e in generale dà al lettore una sensazione di ‘amaro in bocca’ difficile da mandare via.
Spero che il prossimo volume di questa saga risollevi le sorti della narrazione, che in questo secondo capitolo risulta spezzata.
Sono piuttosto dispiaciuto perchè Gauntlgrym, un libro a mio parere quasi perfetto, aveva molto alzato il livello delle mie aspettative. Purtroppo ho avvertito un crollo da parte di Salvatore che non so se ascrivere ad una mancanza di idee o a tempi troppo stretti imposti dalla casa editrice per il completamento del manoscritto.
Ripongo le mie speranze nel terzo volume e… vi farò sapere.

Voto: 6/10

R.A. Salvatore – Gauntlgrym

Recensione NO SPOILER

Primo libro della Saga di Neverwinter.
Ormai convinto che la scrittura di Salvatore nella traduzione italiana perda davvero molto, adesso più che mai mi sono convinto a leggere tutti i suoi libri in lingua originale.
Questo romanzo presenta a mio avviso notevoli punti di forza, per primo una trama molto ben costruita e senza punti morti.
Inoltre vengono presentati nuovi personaggi molto interessanti e anche relativamente a quelli già conosciuti assistiamo a imprevedibili evoluzioni (compreso il ritorno inaspettato di un personaggio della saga che amo moltissimo).
Il nostro protagonista Drizzt subisce un’evoluzione psicologica non da poco in questo volume, dove la longevità della sua ascendenza elfica infine si fa fortemente sentire.
Sul piano temporale, assistiamo a un bel salto in avanti rispetto a dove eravamo rimasti con The Ghost King.
La conclusione di quella vicenda aveva segnato per l’elfo scuro sicuramente la fine di un capitolo della propria vita.
Ora assistiamo all’apertura di un nuovo arco non solo narrativo ma anche di evoluzione del personaggio.
Sempre meno definite le linee di confine tra buoni e cattivi, superata una così semplicistica divisione delle motivazioni personali, troviamo personaggi complessi, anche quelli di cui pensavamo di aver capito tutto mostrano lati insospettabili.
Senza anticipare nulla del finale, posso solo dire che mi ha veramente commosso, dopo tanto tempo un libro è riuscito a farmi salire le lacrime agli occhi.
Penso che questo sia uno dei migliori libri di Salvatore ad oggi, sicuramente destinato a segnare un punto molto alto nella sua carriera di scrittore dopo altri suoi romanzi che non mi avevano appassionato in egual maniera.
Un libro fantasy coinvolgente che consiglio vivamente, anche se come sempre non a chi non ha letto il resto della saga delle avventure di Drizzt.
Penso sia godibile anche senza averlo fatto, ma si perdono tantissimi riferimenti ed emozioni.
Un punto a favore di Bob, che dimostra di essere cresciuto come scrittore e di saper ancora stupire con idee fresche.

Voto: 9/10