Questo corpo
il mio estraneo
d’ossa, muscoli,
nervi e pelle.
La mia immagine
fisica residua,
avatar virtuale nel
mondo materiale.
Questo corpo
non sono io,
questo corpo
sono io.
Permutazioni.
Cuore che batte,
sangue che scorre,
impulsi elettrici del
sistema nervoso.
Pensieri come
lampi squarciano
la nera notte,
il sonno lontano.
Ricerca di un senso.
Nonsenso percepito.
Scorrono nella mia
esistenza altre vite.
Giungono, lasciano,
trasformano, vanno.
Questo corpo
non sono io.
Sono la composizione
folle di un artista malato.
Sono il mostro ricucito
di frammenti di vita.
Sono un’anima tormentata
che muore di esistenza.
Questo corpo sono io.
(di Igor Comunale)