
RECENSIONE NO SPOILER
Terzo e ultimo libro della trilogia Transizioni: in un certo senso ci
troviamo davanti a un libro piuttosto slegato dai due precedenti.
La
trama comincia qualche anno dopo gli eventi narrati in The Pirate’s
King e la vicenda non è incentrata solo sulle imprese di Drizzt.
In
questo romanzo ritroviamo personaggi celebri della saga di Salvatore: il
chierico Cadderly e la sua famiglia, Jarlaxle, Bruenor e altre vecchie
conoscenze.
Questa volta ho letto il libro in lingua originale e
devo ammettere che è proprio ben scritto. Persino i combattimenti sono
meno confusionari rispetto alle traduzioni italiane.
Un libro
divorato in due giorni di lettura, una vera e propria sorpresa vista la
qualità un po’ inferiore dei romanzi precedenti.
La storia è
avvincente e ricca di colpi di scena, le storie dei diversi personaggi
si mescolano con grande maestria a creare un intreccio molto
appassionante.
Anche il cattivo di turno risulta molto ben costruito
e sorprendente, con grandi riferimenti al passato della saga dagli
albori a oggi.
Non ci troviamo davanti a un capolavoro, ma
sicuramente è un bellissimo libro fantasy, davvero emozionante persino
in alcuni frangenti.
Salvatore qui dimostra di essere capace di
regalare sorprese e emozioni quando vuole, sfoderando uno stile maturo e
molto convincente.
Difficile la lettura se non si conosce
abbastanza bene l’intera saga di Drizzt e Cleric’s Quintet, ma se siete
appassionati questo libro vi lascerà col fiato sospeso!
Non lo consiglierei ai neofiti per via dei numerosi riferimenti agli altri romanzi, ma sicuramente è un’opera di qualità.
Voto: 8/10