Alcune settimane fa ho cominciato questi appuntamenti con criptici riferimenti a A.D., il protagonista indiscusso (quantomeno all’inizio) della nuova trilogia. Poi due settimane fa lo avete potuto vedere grazie al lavoro di Francesca Marina costa e avete scoperto che il suo nome è Aleister. Continuando su questa falsariga proseguo ancora con altre indiscrezioni su questo oscuro personaggio.
Aleister fa un lavoro molto strano. Si autodefinisce investigatore dell’occulto e in effetti la descrizione è molto calzante. Laddove ci sono dei misteri sovrannaturali da svelare, la gente che vuole fare chiarezza si rivolge a lui. Questa attività è iniziata in maniera piuttosto casuale. Vi parlavo di come Aleister sia animato dal desiderio di vendetta. E’ stato proprio questo sentimento a condurlo sulla strada che sta percorrendo. Dal momento che l’evento è già dato per scontato all’inizio della storia non vi faccio nessuno spoiler anticipandovi che Aleister vuole vendicare la morte di sua moglie e di sua figlia, avvenuta in circostanze inquietanti. Per questo motivo il nostro personaggio si impegna a risolvere i casi più inquietanti e anormali, alla ricerca dell’assassino della sua famiglia.
Questo rende Aleister un personaggio dalla psicologia piuttosto contorta. Cupo e riflessivo, solo con poche persone si permette di mostrare la parte pù nascosta di sé. Aleister è un uomo forte temprato dalle tragedie della sua vita, ma è anche intimamente molto fragile. Perseguitato da incubi spaventosi quanto a volte profetici, Aleister dorme molto poco e questo ha contribuito ad invecchiarne precocemente i lineamenti.
Queste sono soltanto alcune sfaccettature della complicata personalità di Aleister, che vedrà un costante sviluppo nel passaggio dal primo al secondo libro della trilogia. Nel terzo capitolo della saga si potrà assistere alla risoluzione (ancora non chiara nemmeno a me stesso) del complesso bandolo della sua psiche. Insomma, potrà anche sembrare un “preso male” all’inizio, ma un obbligo che mi sono imposto è quello di mostrare ai lettori lo sviluppo della sua personalità. Ho tentato di creare un protagonista il più realistico possibile, dotato di tante sfaccettature come oguno di noi.
A volte entrare nella mente di Aleister è spaventoso, ma a mio parere egli rappresenta nel bene e nel male ciò che contraddistingue ogni essere umano. E in fondo, da qualche parte, forse è rimasto un barlume di speranza…