Cosa sente il tuo cuore?
Quale cuore?
Quello che mi sono strappato?
Quello che ho solo immaginato?
La mia mente è ciò che ho.
Essa è la dimensione del mio
passato, il destino del mio futuro.
Una mente che vede troppo,
che pensa troppo, che recepisce
ogni cosa e che non riposa mai.
Una mente che immagina cose
che lo ha sempre fatto, che ha
preferito i mondi che inventava
alla mera grigia insana realtà.
Sono la dimensione del mio
immaginario e per buona parte
la mia vita è il parto prematuro
del mio pensiero indomabile.
Posso solo esistere e non smettere
mai, per nessun motivo, di pensare.
(di Igor Comunale)