Recensione NO SPOILER

Di fatto questo è il primo vero e proprio romanzo della saga di Geralt di Rivia. Il libro immerge da subito il lettore nel mondo fantastico in cui si muovono Geralt e tutti i personaggi principali della saga.
La struttura può essere definita a episodi collegati tra di loro come una serie di racconti uniti da un filo conduttore comune. Come sempre il punto di forza della saga sono i personaggi: sempre più approfonditi nella loro psicologia, in costante evoluzione.
Molto bello incontrare Ciri come vero e próprio personaggio principale, dove invece nelle storie precedenti la ritroviamo come comprimaria.
La scrittura è sempre scorrevole e molto appassionante, benché io abbia trovato questo romanzo più una sorta di preparazione agli eventi futuri che una storia con un inizio e una fine. Per questo motivo mi sento di attribuire a questo volume un voto leggermente inferiore ai precedenti: la storia c’è, le vicende si susseguono, ma nel finale lascia con un senso di incompiuto, come a voler suggerire che molto di più dovrà accadere in futuro.
Vedo questo romanzo come un’opera di preparazione ad un arco narrativo molto più ampio. Come sempre ritroviamo al centro le scelte morali di ciascun personaggio, le fedeltà divise, il senso molto forte che davanti agli eventi del mondo nessuno può dichiararsi neutrale e dovrà schierarsi, il che è un altro dei capisaldi delle opere di Sapkowski.
Il libro è sicuramente molto godibile, ma è indispensabile aver letto i volumi precedenti della saga. Tuttavia il senso di incompiuto rimane e, per un romanzo, questo rappresenta sicuramente un difetto non da poco.Ciononostante la curiosità per il proseguo della storia rimane e sono ansioso di leggere il romanzo successivo.
Voto: 8/10